La Dogana da Mar
Già dagli inizi del XIV secolo, il cuore dell’attività portuale pulsava attorno a Punta della Dogana, che costituisce geograficamente un punto strategico del porto antico, collocata tra l’isola della Giudecca, il molo di San Marco e l’Arsenale. Qui avveniva il transito e l’ormeggio delle navi, dalle origini fino ai primi del Novecento, la famosa “Dogana da MAR”.
I Magazzini della Dogana si affacciavano sull’imboccatura del Canal Grande, un tempo molto diverso da oggi. Non tanto negli edifici quanto nell’uso dell’acqua, affollata di navi e navigli di ogni dimensione, fino alla sostituzione, nella seconda metà del Cinquecento, del ponte levatoio in legno di Rialto con l’attuale. Il sistema portuale antico era un continuum fino all’Arsenale; proprio davanti a Palazzo Ducale, per esempio, il Capitano da Mar saliva a bordo della Galea Capitana appena armata in Arsenale, assieme alla muda (flotta) in partenza. Infatti, le galee erano beni privati troppo preziosi per la Serenissima, che riduceva i rischi nelle rotte lunghe obbligando la flotta a partire sotto il comando di un suo capitano designato.
La dogana aveva un ruolo fondamentale ieri come oggi per garantire il controllo delle merci in entrata e in uscita dalla città. Nel 1551 il Senato addirittura afferma che “I dazi sono il nervo principale dello Stato nostro” laddove i 3/5 dei dazi provenivano proprio dalle entrate doganali e solo il rimanente dai consumi. Nel XX secolo il porto commerciale si è progressivamente trasferito in Terraferma, a Marghera, dove la Dogana continua anche oggi a svolgere le sue funzioni nell’ambito dell’Unione Doganale Europea.
Scopri una prospettiva unica sul Bacino di San Marco dalla Punta della Dogana, oggi sede museale della Fondazione Pinault.