

RISERVA NATURALE DELLA FOCE DELL’ISONZO
La Riserva Naturale Regionale della Foce dell’Isonzo, con il suo cuore nell’Isola della Cona, è una zona umida costiera di rilevanza internazionale situata nel Friuli Venezia Giulia. La sua storia è segnata da interventi umani che, paradossalmente, hanno contribuito ad aumentarne la biodiversità. Inizialmente una vasta zona palustre, l’area della Cona divenne un’isola a seguito di una rottura degli argini dell’Isonzo nel 1895, per poi essere ricollegata alla terraferma con la costruzione di una diga nel 1938. La Riserva è stata ufficialmente istituita nel 1996 e si estende per 2350 ettari lungo 15 km di fiume, interessando i comuni di Staranzano, San Canzian d’Isonzo, Grado e Fiumicello. Successivamente, è stata riconosciuta come Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale.
La Riserva vanta una straordinaria ricchezza faunistica, con 323 specie di uccelli segnalate. La sua posizione strategica la rende un punto cruciale per le rotte migratorie tra l’Europa centro-settentrionale e la Siberia. La Cona, in particolare, è vitale per il riposo e l’alimentazione di numerose specie, tra cui l’oca granaiola e l’oca lombardella. Sono presenti anche specie nidificanti rare come la beccaccia di mare, il fratino e il fraticello. La flora è altrettanto diversificata, con oltre 650 specie di piante superiori spontanee, di cui alcune di interesse comunitario e prioritario. La Riserva comprende una ventina di habitat di interesse comunitario.
La Riserva offre ai visitatori sentieri attrezzati con osservatori, un Centro Visite con museo, e la possibilità di effettuare visite guidate. La Riserva è stata riconosciuta come la migliore area italiana per il birdwatching nel 2007 e ha ricevuto il Green Globe Award nel 2010 per il “miglior progetto di rinaturazione”.