La pescheria
Un altro punto importante della vita cittadina, la pescheria è anche un interessante monumento architettonico, costruito più di 120 anni fa in stile secessionista. Il suo significato per gli spalatini, però, supera questa dimensione “fisica”. Tutto ciò che il Mare Adriatico offre giunge ai suoi banchi, dalle sardelle, acciughe e sgombri alle pregiate scarpine, dentici, spigole, aragoste, molluschi… Tutto tranne le mosche che, ovviamente, non amano il forte odore delle acque sulfuree che sgorgano nelle vicinanze e per le quali Diocleziano, tormentato dai dolori reumatici, decise di costruire il suo palazzo proprio qui. Come il mercato di frutta e verdura, così anche il mercatino del pesce, peškarija, come lo chiamano gli spalatini, rispecchia in ogni suo piccolo particolare l’appartenenza di Spalato e della Dalmazia al Mediterraneo e alla sua cultura e civiltà. Già da tempo la pescheria è diventata troppo piccola per la città in continua crescita, ma è tanto preziosa per la salvaguardia della tradizione e dello spirito cittadino che nessuno osa rinunciarvi.