I Sotterranei
I sotterranei del palazzo di Diocleziano sono uno dei meglio conservati complessi antichi di questo genere e, in gran parte, proprio grazie ad essi il nucleo storico di Spalato nel 1979 è stato inserito nell’elenco dell’UNESCO. La loro funzione originaria era quella di innalzare i sovrastanti spazi degli appartamenti dell’imperatore, ma servivano anche come magazzini del Palazzo. Visto che le sale sotterranee ripetevano in pianta la disposizione delle stanze del piano superiore, oggi ci permettono di ricostruire l’aspetto delle sale imperiali. Nel primo Medioevo una loro parte fu destinata a fini abitativi, mentre in una delle sale sono state ritrovate parti di un frantoio per la produzione di olio e di vino che vi è esposto anche oggi. Con le costruzioni e ricostruzioni al piano superiore i sotterranei diventarono pozzo per rifiuti delle case sovrastanti.
Verso la metà del XIX secolo, il primo conservatore museale spalatino e croato, l’architetto Vicko Andrić, ideò ed iniziò l’opera di risanamento delle sale sotterranee. La maggior parte degli spazi sono stati scavati e ricostruiti fino agli anni ’60 del secolo scorso, solo la parte orientale è stata aperta al pubblico relativamente di recente, nel maggio del 1995. Nelle sale sotterranee oggi si entra attraverso la Porta Aenea, dalla Riva, oppure per la scalinata del Peristilio. È un luogo sempre pieno di vita dove si allestiscono regolarmente mostre pittoriche e scultoree, si rappresentano spettacoli teatrali, si organizzano fiere come la tradizionale Fiera internazionale floreale, eventi gastrologici ed enologici e altre manifestazioni sociali e culturali. La sala centrale serve da principale comunicazione tra la Riva e il Peristilio e vi si possono comprare diversi souvenir di valore. Altre sale dei sotterranei sono aperte alle visite turistiche come una delle maggiori attrazioni della città, spesso, accanto al Peristilio, considerata il sinonimo del Palazzo di Diocleziano.