Industrie a Venezia agli inizi del ‘900: Molino Stucky
La storia del Molino Stucky riguarda tre generazioni di mugnai di origine svizzera che dal nulla costruirono una fortuna. La loro influenza non fu soltanto economica ma anche culturale e politica.
Inaugurata nel luglio del 1884 da Giovanni Stucky, la ditta che prende il nome della famiglia divenne presto uno dei principali centri di trasformazione di cereali al mondo. La fortunata produzione e l’aumento della domanda portarono a una prima espansione del Molino per la macinazione di grani con una acquisizione di nuovi spazi, dapprima, per la pulitura del cereale, e poi nel 1903, per la creazione di un pastificio e di un grande silos dalla capacità di 80.000 quintali di grano.
Il Molino era mosso a vapore e ogni giorno circa 1500 operai raggiungevano l’estremità dell’isola della Giudecca per lavorare gli oltre 2500 quintali di farina che venivano prodotti. Una macchina che non si fermava nemmeno di notte, grazie anche all’energia elettrica che proprio in questo edificio fu utilizzata per la prima volta a scopo privato. Ad alimentare a ciclo continuo il mulino erano le navi che importavano i cereali e raggiungevano direttamente lo stabilimento.
L’edificio imponente, dalla caratteristica facciata neogotica in mattoni lungo il Canale della Giudecca, è unico a Venezia per la particolarità della struttura architettonica. Scopri una prospettiva unica sul Canale della Giudecca.
Con l’arrivo dei nuovi trasporti su rotaia, le attività industriali sono state spostate, a San Giobbe prima e a Porto Marghera poi, verso le rive portuali connesse con le reti ferroviarie e stradali.