

FALESIE DI DUINO
Distese di bianche rocce calcaree a picco sul mare – così si presentano le Falesie di Duino.
107 ettari di paesaggio carsico, facilmente percorribili passeggiando sul famoso sentiero dedicato al poeta Rainer Maria Rilke, esse offrono una ricca biodiversità. Fauna e flora rispecchiano le caratteristiche di questa particolare area del Carso, un’area di transizione tra due regioni, quella medioeuropea e quella mediterranea. Scoiattoli, rettili, falchi reali e uccelli sedentari, quali il gabbiano reale, abitano un territorio che passa dal bosco alla macchia mediterranea. Qui si trova l’unica stazione a livello mondiale della Centaurea kartschiana, o fiordaliso del Carso, una pianta endemica che cresce sulla parte delle Falesie più vicine al mare.
Tuttavia l’indubbio protagonista è la bianca roccia calcarea presente con singoli torrioni lungo la costa o con affioramenti rocciosi lungo il ciglione scalfiti da scannellature, fenomeni tipici del carsismo. Il calcare delle Falesie di Duino risale a circa 100 milioni di anni fa, all’epoca Cretacea. Conchiglie di animali marini e gusci depositatisi sul fondo marino hanno subito il fenomeno della pietrificazione e circa 30 milioni di anni fa si sono sollevati a seguito dei movimenti della crosta terrestre, formando sagome verticali o inclinate.
Le Falesie rappresentano un’area di grande interesse naturalistico e dal 1996 rientrano nella Riserva naturale regionale delle Falesie di Duino.